La Fabbrica delle Parole, il riadattamento di Valentina Mustaro
Lo spettacolo tratto dall’omonima e celebre opera di Valeria Docampo (illustrazioni) e Agnès de Lestrade (testo), riadattata e diretta da Valentina Mustaro. La narrazione ruota attorno all’amore tra Cybell e Phileas, mettendo in luce l’importanza della comunicazione non verbale e dei sentimenti autentici rispetto alle parole, spesso cariche di apparenze.
La storia affronta temi profondi e attuali, come l’Amore, la diversità di status economico e il valore del giudizio basato sull’essere e non sull’avere. Personaggi come Oscar, il ricco che crede di poter comprare tutto, diventano simboli di riflessione per spettatori di ogni età.
La Fabbrica delle Parole: la storia
C’è un paese dove le persone parlano poco. In questo strano paese, per poter pronunciare le parole bisogna comprarle e inghiottirle. Le parole più importanti, però, costano molto e non tutti possono permettersele. Il piccolo Philéas è innamorato della dolce Cybelle e vorrebbe dirle “Ti amo”, ma non ha abbastanza soldi nel salvadanaio. Al contrario Oscar, che è ricchissimo e spavaldo, ha deciso di far sapere alla bambina che un giorno la sposerà. Chi riuscirà a conquistare il cuore di Cybelle?