Tag: i diversi volti del teatro

Fiori Fatui: la fragile luce dell’esistenza

“Fiori Fatui” – I PAPPICI al Teatro La Ribalta. Sabato, 3 maggio, per la rassegna “I diversi volti del teatro”

Ultimi colpi per la rassegna I diversi volti del teatro. Questa volta il palcoscenico del Teatro La Ribalta ospiterà I PAPPICI con Fiori Fatui per la regia di Rosita Sabetta. Un’opera intensa e struggente che racconta la fragilità e la forza racchiuse in ogni vita. Cinque donne, cinque vite sospese nell’attesa tra silenzi, paure e verità svelate. L’appuntamento è per sabato, 3 maggio, alle 21:00.

Fiori Fatui: cinque donne, cinque storie che si intrecciano

Sotto la regia di Rosita Sabetta, “Fiori Fatui” racconta la storia di cinque donne che si incontrano in un poliambulatorio, in attesa di un medico che possa lenire il loro dolore. Donne diverse per vissuto e provenienza, ma accomunate da un destino segnato da un unico, potente istante che ne definisce l’intera esistenza, come i fuochi fatui che, con la loro fugace e incantevole luce, appaiono e scompaiono nella notte.

Le parole della regista Rosita Sabetta

“La loro attesa — spiega la regista Rosita Sabetta — si consuma tra fiori di plastica e riviste consumate dal tempo, in conversazioni che, da sterili, si fanno confessioni, tentativi disperati di riempire il vuoto. E quando la verità delle loro storie emergerà, brilleranno, come fiammelle, solo per un attimo, per poi spegnersi nella crudele normalità dell’indifferenza quotidiana”.

Un’opera intensa sul palco del Teatro La Ribalta

“Fiori Fatui”, sotto la guida sensibile e attenta di Rosita Sabetta, è uno spettacolo che emoziona e fa riflettere, in cui l’attesa diventa metafora della vita stessa: un luogo sospeso tra speranza e rassegnazione, tra desiderio e rinuncia. Un’opera intensa e delicata che invita a riflettere sulla fragilità, sull’invisibilità e sulla forza femminile, restituendo attraverso il linguaggio del teatro emozioni vive e profonde.

Per info e prenotazioni:

329 2167636 – 089 9958245
Via Salvatore Calenda, 98

‘Na Santarella, il classico di Scarpetta in due serata a La Ribalta

‘Na Santarella RADDOPPIA! La Compagnia Teatrale “La Ribalta” di Salerno presenta il grande classico della commedia napoletana di Eduardo Scarpetta in due serate

La Compagnia Teatrale “La Ribalta” di Salerno, sotto la direzione della regista Valentina Mustaro, è lieta di annunciare il raddoppio delle date per lo spettacolo ‘Na Santarella, una delle più celebri opere della commedia napoletana scritta da Eduardo Scarpetta nel 1889.

A grande richiesta, la rappresentazione avrà luogo sabato 12 aprile alle ore 21 e domenica 13 aprile alle ore 19 presso il Teatro La Ribalta, sito in Via Salvatore Calenda, 98 – Salerno.

Per informazioni e prenotazioni, è possibile contattare il numero 329 216 7636.

La doppia vita di Felice Sciosciammocca

‘Na Santarella racconta le disavventure di Felice Sciosciammocca, un uomo che conduce una doppia vita: di giorno è organista e insegnante di musica in un convento, mentre di notte, sotto il falso nome di Arturo Maletti, è autore di operette. Il suo segreto viene scoperto dalla giovane Nannina, una delle educande del convento, soprannominata “Santarella” per il suo comportamento ingenuo e innocente. Quando Nannina minaccia di rivelare l’attività segreta di Felice, questi è costretto a portarla a Napoli, dove le sue operette sono rappresentate.
Nel corso della commedia, tra fraintendimenti e gelosie, la situazione si complica ulteriormente, con l’inizio di una serie di eventi che culmineranno in un finale esilarante e soddisfacente per tutti i personaggi coinvolti.

‘Na Santarella, la regia di Valentina Mustaro

Con la regia di Valentina Mustaro, ‘Na Santarella si presenta come una rivisitazione fresca e coinvolgente di un classico senza tempo, capace di catturare l’attenzione del pubblico con i suoi dialoghi vivaci, le situazioni comiche e la tipica ironia napoletana che ha reso famoso il teatro di Scarpetta.

Non perdere l’opportunità di assistere a questa rappresentazione teatrale unica e ricca di emozioni, risate e colpi di scena.

Freud e Karenina: teatro e psicoanalisi a Salerno

“Freud e Karenina – Un personaggio in cerca di analisi” approda a Salerno il 23 marzo

La magia del teatro torna a incantare il pubblico salernitano con “Freud e Karenina – Un personaggio in cerca di analisi”, lo spettacolo che vedrà protagonisti Fabio Mazzari e Giuliana Meli. L’appuntamento è fissato per il 23 marzo alle ore 19 presso il Teatro La Ribalta di Salerno, nell’ambito della rassegna “I diversi volti del teatro“.

In scena Fabio Mazzari e Giuliana Meli

La compagnia “Il Piccolo” di Battipaglia porta in scena un’opera che ha già conquistato il pubblico con la sua originalità e profondità. Scritto, diretto e interpretato da Fabio Mazzari, affiancato da Giuliana Meli, lo spettacolo fonde letteratura, storia e analisi sociologica in un intreccio affascinante e coinvolgente.

Dopo il debutto del 17 novembre 2023, “Freud e Karenina” ha continuato a riscuotere successo grazie a una sceneggiatura raffinata e all’interpretazione magistrale dei due protagonisti. Fabio Mazzari, noto al grande pubblico per il ruolo di Alfio Gherardi nella soap “Vivere” (Mediaset, 1999-2008), e Giuliana Meli, attrice e co-fondatrice del Teatro “Il Piccolo” di Battipaglia, daranno vita a un’opera che promette emozioni intense e riflessioni profonde.

Freud e Karenina, una trama avvincente tra psicoanalisi e letteratura

La storia ruota attorno a un incontro immaginario tra Sigmund Freud e Anna Karenina. La celebre protagonista del romanzo di Lev Tolstoj si presenta nello studio del padre della psicoanalisi per una seduta terapeutica fuori dal comune. Seducente, maliziosa e al tempo stesso tormentata, Anna Karenina svela a Freud le sue emozioni, i suoi conflitti interiori e la sua struggente ricerca d’amore. Il celebre psicanalista, con il suo sguardo apparentemente distaccato ma profondamente umano, porterà a una conclusione sorprendente e illuminante.

Freud e Karenina, next stop de I diversi volti del Teatro

Non perdete l’occasione di assistere a uno spettacolo che unisce teatro, letteratura e introspezione psicologica in un’esperienza unica e suggestiva.

Per informazioni e prenotazioni: 329 216 7636

The Urge: una coppia disfunzionale a La Ribalta

“The Urge” al Teatro La Ribalta di Salerno

Il 23 febbraio nella rassegna I diversi volti del teatro andrà in scena “The Urge”, una performance di teatro contemporaneo che mette in luce le dinamiche e il vissuto di una coppia disfunzionale.

La produzione è affidata alla compagnia Liminal APS. In scena Francesco Gori e Luna Zuliani, attori capaci di restituire con intensità le sfumature di una coppia complessa. Ad aggiungere profondità alla narrazione c’è la voce fuori campo di Bartolomeo Bartolini. Il tutto è guidato dalla regia di Costanza Mascilli Migliorini, per una scena che prende forma con sensibilità e cura dei dettagli.

THE URGE, la storia

THE URGE cerca di tenere lontana la semplice etichetta di “amore tossico”, lo spettacolo indaga le profondità intime di una relazione in cui l’amore è distorto dalle urgenze. Forze invisibili che guidano e intrappolano i protagonisti in un circolo vizioso.

Gli attori, sospinti da queste urgenze, oscillano tra il desiderio di amarsi e l’incapacità di liberarsi dai meccanismi che li tengono legati. Ogni tentativo di fuga viene interrotto da una nuova chiamata interiore, un bisogno irrinunciabile che li riporta al punto di partenza. La narrazione si sviluppa attraverso quadri che si modellano sulle loro urgenze, alternando silenzi densi di significato a momenti di dialogo intenso.

Musica e coreografia amplificano il racconto verso un finale potente e inaspettato. Un possibile via d’uscita c’è: il passaggio del testimone alle nuove generazioni.

Info e prenotazioni

THE URGE è un viaggio emotivo, un’esplorazione del desiderio e della dipendenza affettiva, dove l’amore e il tormento danzano pericolosamente sullo stesso filo. Per saperne di più o prenotare la vostra poltrona, chiamate o scrivete al 329 216 7636.

Fly clown, Post-it 33 riscopre la bellezza di una figura senza tempo

Ritorna la rassegna “I diversi volti del Teatro” con Post-it 33 e il suo Fly clown

La rassegna teatrale I Diversi Volti del Teatro prosegue e apre il 2025 con un appuntamento imperdibile. Il prossimo 18 gennaio alle ore 21:00, la compagnia Post-it 33 porterà in scena FLY CLOWN al Teatro La Ribalta di Salerno.

Fly Clown, da Charlie Chaplin ai Fratelli Marx

FLY CLOWN è un viaggio emozionante e divertente nell’universo del clown, un incontro tra comicità e poesia che esplora l’essenza più profonda di questa figura senza tempo. Non il clown del circo, ma quello che vive dentro ognuno di noi, una maschera capace di suscitare risate e riflessioni. La pièce è un omaggio alla tradizione della commedia fisica e all’arte del gesto, un tributo a giganti del passato come Charlie Chaplin e i Fratelli Marx.

Una comicità universale che trascende le parole

Il cuore dello spettacolo è una fusione perfetta tra l’esperienza internazionale dei membri della compagnia (già protagonisti di spettacoli clown all’estero) e sketch tratti dai lavori precedenti di Post-it 33 (tra cui CLOWNDESTINI e LOADING 2101). Il risultato è una performance capace di coinvolgere il pubblico di ogni età, con una comicità universale che trascende le parole, per regalare emozioni e risate genuine.

Fly clown: 18 gennaio alle 21 con i Post-it 33

Lo spettacolo si presenta come un’esperienza teatrale in cui la comicità, seppur amara, è anche pura e autentica, portando alla luce il lato più umano e profondo del clown. I FLY CLOWN sono pronti a volare tra il pubblico, regalando risate e riflessioni in un abbraccio teatrale senza confini.

Dettagli dell’evento

Via Salvatore Calenda, 98 – Salerno
Info e prenotazioni: 329 2167636
Attori in scena: Giorgia Lunghi, Salvatore Riggi, Nicolas Varisco

Don Chisciotte: Mustaro porta in scena una nuova visione del classico di Cervantes

Don Chisciotte, la Commedia dell’Arte ritorna al Teatro La Ribalta

Ultimo appuntamento del 2024 per “I Diversi Volti del Teatro”. Anno che si chiude con una nuova produzione della Compagnia teatrale La Ribalta di Salerno: “Don Chisciotte”. Lo spettacolo debutterà sabato 14 dicembre alle ore 21:00 e replicherà domenica 15 dicembre alle ore 19:00, proponendo una rilettura originale dell’immortale opera di Miguel de Cervantes.

Don Chisciotte: la trama

Don Chisciotte della Mancia, scritto da Miguel de Cervantes, è un romanzo epico e satirico pubblicato in due parti (1605 e 1615). La storia segue le avventure di Alonso Quijano, un hidalgo spagnolo che, ossessionato dai romanzi cavallereschi, decide di reinventarsi come cavaliere errante con il nome di Don Chisciotte. Accompagnato dal fedele ma pragmatico scudiero Sancho Panza, parte in cerca di avventure per difendere i deboli e ripristinare la giustizia.

La trama è ricca di episodi comici e simbolici: Don Chisciotte scambia mulini a vento per giganti, greggi di pecore per eserciti e locande per castelli, mentre il mondo reale continua a smentire le sue illusioni. Il romanzo esplora temi come il contrasto tra realtà e fantasia, il potere dell’immaginazione e la critica alla società dell’epoca.

Valentina Mustaro riscrive, riadatta e dirige la nuova produzione

È la seconda volta che riprendo questo testo. La produzione precedente era stata fermata dalla pandemia del 2020. – ricorda Valentina Mustaro, autrice e regista della produzione – Per quattro anni ho lasciato il testo nel cassetto per poi riprenderlo e stravolgerlo ancora una volta. Quattro anni sono artisticamente un’eternità, quindi il lavoro andava reimpostato per mettersi al passo con la crescita personale ed artistica mia e dell’intera compagnia”.

Poi la regista parla della scelta fatta sui personaggi: “Rispettando l’essenza dell’opera originale di Cervantes, ho scelto però di riattualizzare il testo. Renderlo ancora più vivo e più moderno. – puntualizza Valentina Mustaro – Ho tagliato fuori dalla storia dei personaggi poco funzionali alla mia narrazione, inserendone altri che riassumono più figure dello stesso autore spagnolo. Un esempio è la governante che apparirà sin da subito sul palcoscenico. Che rappresenta una novità assoluta”.  

Altra notizia rilevante e da non sottovalutare riguarda sicuramente gli attori, che indosseranno delle maschere portando in scena i canoni della Commedia dell’Arte. Tradizione che il Teatro La Ribalta ha riportato in auge sul territorio campano ormai da quasi dieci anni. Un ripristino di valori che si alimenta periodicamente con training, workshop e laboratori.

Don Chisciotte: la centralità della scala

La grande novità della rilettura di Valentina Mustaro è sicuramente l’utilizzo della scala. Un elemento centrale nella scena, nella storia e nella metafora della tensione verso l’alto, verso ideali e valori universali che potrebbero migliorare noi e di conseguenza il mondo. Cervantes attraverso il personaggio di Don Chisciotte vuole, quindi, innalzarsi al di sopra della realtà che lo circonda.

La scala è un elemento fondamentale anche ai fini dell’economia della scena. La scala si sposta, smonta e ricompone. Essa diventa di volta in volta un fattore che rielabora e trasforma la scena: prima un cavallo, poi una porta fino a diventare l’emblematico mulino a vento, divenuto iconico negli anni ed arrivato fino ai giorni nostri.

Cervantes diventa lui stesso personaggio

Lo scrittore appare per primo sulla scena e proprio su questa scala ricerca l’ispirazione per avviare un racconto. L’ispirazione arriva trovando delle stoffe e soprattutto una maschera che darà la vita al personaggio di Don Chisciotte. Quindi in parallelo Cervantes scrive e la scena prende forma, portando sul palcoscenico anche il personaggio di Sancho Panza, l’ingenuo amico del protagonista che è un personaggio pieno di speranza e di riscatto. Un uomo che non ha avuto la possibilità di incontrare la cultura ma che grazie alla guida della persona giusta, riesce ad emergere dalla mediocrità e dall’ignoranza.

Don Chisciotte: la grande carica

Il circostante deride Don Chisciotte, nessuno riesce a vedere quello che vede lui, nessuno riesce ad andare oltre quella scala. Ma nonostante questo l’eroe non si arrende: “Da quando siamo nati combattiamo contro il vento… sembra una pazzia ma è una viva, grande, meravigliosa protesta“. Nel finale sarà, infatti, lo stesso Cervantes con i suo personaggi erranti a gridare “carica”. Un guanto di sfida agli spettatori, alla quotidianità e a quel mondo che può essere migliorato e andare ben oltre una scala.

DON CHISCIOTTE – 14 E 15 DICEMBRE 2024 – PER INFO E PRENOTAZIONI: 329 2167636

Il sogno di Moneva, sul palco del Teatro La Ribalta una condanna al caporalato

Il sogno di Moneva a Salerno

Il 23 novembre alle ore 21:00 andrà in scena al Teatro La Ribalta di Salerno la compagnia teatrale Imprevisti e Probabilità con “Il sogno di Moneva“, un’opera intensa e commovente firmata da Valentina Fantasia con la regia di Raffaele Furno, che ha già ottenuto prestigiosi riconoscimenti: il Premio Ipazia alla nuova drammaturgia 2022, il Premio In Punta di Penna 2023 e la Menzione speciale al Premio Lago Gerundo (sezione teatro 2022).

Una denuncia al caporalato, la disumanizzazione di chi comanda e di chi viene comandato

La storia racconta la dura vita delle lavoratrici stagionali, spesso invisibili e dimenticate, nelle campagne del sud Italia. Protagoniste sono quattro donne bulgare impiegate nei campi del casertano per raccogliere ortaggi sotto un sole implacabile, sfruttate e sottopagate. Tra loro, Moneva perde tragicamente la vita per un colpo di calore durante il lavoro, e la sua morte viene nascosta dai caporali, incapaci di denunciare la scomparsa di un “fantasma”.

La struttura del testo: un escamotage alterna due piani temporali e due situazioni

Attraverso l’alternanza di due piani narrativi – le vite delle lavoratrici e le intercettazioni dei caporali da parte di un impiegato del tribunale – “Il sogno di Moneva” racconta un’epopea di resistenza, dolore e ricerca di dignità. In questo dramma, la quotidianità di donne che cercano un futuro per i figli si scontra con il cinismo di chi le sfrutta. Si intrecciano storie di disperazione e speranza: quella di Veleva, che sogna di sposare un italiano per riavere la custodia dei figli; di Ivana e Pasquale, che aspirano a un’esistenza migliore; e della madre di Moneva, che chiama ogni giorno dalla Bulgaria per avere notizie della figlia ignara della sua tragica sorte.

La regia di Raffaele Furno

La regia sposa l’essenzialità e il rigore, svuotando la scena da ogni elemento superfluo per rappresentare la mancanza di empatia che permea l’opera. La scenografia ridotta all’osso e i gesti delle attrici sono secchi e misurati, rispecchiando la rigidità di vite segnate dalla privazione e dal sacrificio. La solidarietà tra le protagoniste non si esprime in abbracci o parole ma in piccoli atti di condivisione, silenzi, gesti trattenuti.

Video e immagini ad arricchire l’opera

Al centro dell’allestimento vi sono anche i momenti onirici, sogni e incubi che danno voce ai pensieri più intimi delle lavoratrici, uniche occasioni di evasione dalla loro quotidianità. Sullo sfondo, video in bianco e nero evocano la crudeltà del sistema di sfruttamento a cui le donne sono sottoposte, riproducendo le intercettazioni che il trascrittore del tribunale, seduto in disparte, ascolta con disgusto e incredulità.

Una storia di profonda umanità e denuncia sociale

“Il sogno di Moneva” è uno specchio doloroso delle condizioni di vita di tanti lavoratori invisibili. Ambientata in Campania, ma con eco universale, l’opera solleva domande sulla dignità, il profitto e la disumanizzazione, rendendo omaggio al coraggio di chi lotta per i propri cari. Un’occasione per riflettere, commuoversi e non dimenticare il lato oscuro di un sistema che spesso relega i più deboli ai margini della società.

Biglietti disponibili, prenota al 329 216 7636

Ernesto, una commedia surreale ispirata a Woody Allen firmata da Simona Tortora

Ernesto, una commedia surreale firmata da Simona Tortora

Il 17 novembre alle 19:00, il Teatro La Ribalta di Salerno ospiterà ERNESTO, una commedia originale di Simona Tortora ispirata a Provaci ancora Sam di Woody Allen. Prodotta dalla compagnia Artenauta Teatro, questa rappresentazione si preannuncia unica, con un mix di ironia, surrealismo e comicità graffiante che rende omaggio all’iconico stile di Allen.

Sinossi dello spettacolo “Ernesto”

Allan è un giovane uomo che si destreggia tra immaginazione e realtà per affrontare le difficoltà della vita. Anti-eroe per eccellenza, Allan è sempre sul punto di arrendersi ma trova sempre la forza di andare avanti. I suoi principali ostacoli non provengono dal mondo esterno ma dalla sua mente, dando vita a un racconto dove il vero e il surreale si intrecciano.

Il protagonista, Allan, si trova all’inizio della storia dopo una rottura dolorosa con Nancy, sua compagna per tre anni. Ad aiutarlo nel difficile percorso emotivo sono il suo migliore amico Dick e la moglie di quest’ultimo, Linda. Ma, fedele alla sua natura, Allan inizia una serie di avventure e situazioni bizzarre che coinvolgeranno tutti quelli che lo circondano.

Allan è un personaggio eccentrico, dotato di grande ironia e autoironia. Nella sua vita, realtà e fantasia si confondono in un equilibrio precario, con emozioni che esplodono e ricadono su chiunque entri in contatto con lui. La sua casa disordinata riflette perfettamente il suo carattere caotico, e la linea sottile tra il reale e il sognato rende ogni situazione imprevedibile.

Omaggio al Genio di Woody Allen

Simona Tortora si ispira alle opere teatrali e cinematografiche di Woody Allen, in particolare alla drammaturgia di Provaci ancora Sam e al film Io e Annie. Allen, maestro della comicità colta e grottesca, ha influenzato lo stile di questa commedia che ne riprende il ritmo incalzante e l’umorismo brillante. Il risultato è una storia vivace e surreale, con dialoghi pungenti e situazioni che ricordano le atmosfere dei classici di Allen, immerse in un sottofondo musicale jazz che richiama la raffinatezza del suo cinema.

Dettagli dello Spettacolo “Ernesto” al Teatro La Ribalta

Ernesto (che ci chiederemo fino al finale ma chi è? O forse no, gli indizi ci saranno già da prima) è un’occasione imperdibile per chi ama la commedia surreale e le atmosfere di Woody Allen, reinterpretate in una chiave moderna e originale.

Informazioni e Prenotazioni

Per informazioni e prenotazioni, contatta il 329 216 7636

Un Viaggio nel Mistero: domenica al Teatro La Ribalta con The Suicide Club

Domenica al Teatro La Ribalta c’è The Suicide Club, un’opera audace e avvincente ispirata al racconto di R.L. Stevenson

Domenica, 20 ottobre, alle 19:00 il sipario del Teatro La Ribalta si riaprirà per dare il via ad una nuova emozionante serata della rassegna “I diversi volti del Teatro”. In scena la compagnia Torre del Drago presenterà The Suicide Club, un adattamento audace del celebre racconto di R.L. Stevenson, magistralmente diretto da Luigi Facchino. Preparatevi ad un viaggio nel mistero e nella suspense, dove ogni scelta può rivelarsi fatale!
Non perdete l’occasione di vivere un’esperienza teatrale unica che sfida i confini della vita e della morte.

The Suicide Club, scopriamo di più

Il Club dei Suicidi. Un racconto macabro e grottesco di R.L. Stevenson. Uno spettacolo sul valore della vita e il suo prezzo. Il Principe Florizel è stufo della solita routine e cerca qualcosa che possa farlo sentire vivo. Il suo scudiero lo accompagna nelle sue stravaganti avventura e lo asseconda in questo inconsueto pensiero. Così incontrano un giovane losco, un po’ folle, il ragazzo che offre pasticcini alla crema. Sarà lui a fargli scoprire il Club dei Suicidi e a fargli conoscere il macabro Presidente dello stesso. Il Club ha una regola: ogni notte uno degli ospiti muore accidentalmente. D’altronde sono lì proprio per questo.

Ma quale sarà la verità su tutta la faccenda?

Quale sarà il destino del Principe che decide di diventare membro del club, a tutti gli effetti? Uno spettacolo contemporaneo, in cui teatro della parola, teatro fisico e teatro dell’assurdo fondersi. Il pubblico verrà coinvolto, fin dall’inizio, in tutta la vicenda, e dovrà, infine, decidere quale sarà il personaggio che quella sera perderà la vita.

Non perdere l’occasione di assistere a questo spettacolo innovativo e provocatorio, che esplora il valore della vita e il peso delle scelte. Ti aspettiamo al Teatro La Ribalta di Salerno il 20 ottobre alle 19:00 per un’esperienza che ti lascerà senza fiato.

Per info e prenotazioni contattare: 329 216 7636 – 089 9958245

Cast: Luigi Facchino, Dominique Barra, Antonio Passaro, Eugenio Di Ciaula, Mario Bozzi, Alessandro Valerio

Mistake apre la nuova stagione del Teatro La Ribalta

MISTAKE, IL FUORI PROGRAMMA CHE APRE LA NUOVA EDIZIONE DE I DIVERSI VOLTI DEL TEATRO. LO SPETTACOLO SPERIMENTALE APRE LA STAGIONE TEATRALE 2024/25

La nuova stagione de “I Diversi Volti del Teatro” si apre così come si era conclusa la precedente. La Compagnia Teatrale “La Ribalta” di Salerno riporta in scena lo spettacolo sperimentale Mistake, scritto e diretto da Valentina Mustaro. Il fuori cartellone previsto per il 5 (ore 21:00) e il 6 (ore 19:00) ottobre sarà ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti (è necessaria la prenotazione al 329 2167636). 

L’opera è originale e ricca di trovate sceniche, di ricerca e sperimentazione. La corporeità della scena travolgerà il pubblico trascinandolo ad una riflessione sulla parola “errore” che di fatto sancirà l’inizio della stagione teatrale 2024/25.

LE PAROLE DELLA REGISTA VALENTINA MUSTARO: “L’ERRORE COME OPPORTUNITÀ”

Mistake” è uno spettacolo di teatro sperimentale che è nato da un lavoro fatto all’interno del laboratorio avanzato 2023/24 sul tema dell’errore. “Abbiamo iniziato a pensare all’errore come un’opportunità, come una possibilità di cambiamento e quindi non come paura di sbagliare o giudizio dell’errore. – spiega la regista Mustaro – Questi spunti si sono trasformati in performance elaborate dai ragazzi del corso, da lì pur rispettando la loro creatività ho creato un nuovo progetto“.

4 CONCETTI PER (RI)TEORIZZARE L’ERRORE

Le quattro macroaree prese in considerazione per elaborare una nuova idea di “Mistake” sono state:

  1. Errore come opportunità
  2. Formula matematica dell’errore
  3. La mitologia dell’errore
  4. L’errore più bello della mia vita

SINOSSI, LA STRUTTURA SCENICA DI “MISTAKE”

Lo spettacolo inizia con vari personaggi (creati autonomamente da ognuno degli attori). I soggetti in scena sono intenti a fare qualcosa, ognuno concentrato su un obiettivo. L’unica preoccupazione esterna è quella di schivare una palla che ondeggerà sul palcoscenico.

L’ARRIVO DEL “MISTAKE”

Ad un certo punto, però, arriva l’imprevisto: gli attori vanno in tilt, si lasciano andare a terra, si fermano e osservano la palla che lentamente si ferma. Di lì il blackout. È stato commesso un errore.

LO SPETTACOLO DIVENTA INTERATTIVO, IL PUBBLICO RISOLVERÀ IL BLACKOUT

Gli attori ondeggeranno verso il pubblico per poi restare inermi e generare un blackout. L’errore di sistema potrà essere arginato solo dal pubblico al quale sono state fornite delle lucine all’ingresso. Da qui in poi saranno loro i protagonisti interagendo con l’intero spettacolo che vivrà di un “qui ed ora” imprevedibile.

Si riuscirà a trasformare l’errore in opportunità? Forse quella palla che ondeggiava sul palco andava assecondata, abbracciata, piuttosto che evitata.